La Scuola di Specializzazione in Valutazione Psicologica e Consulenza (Counselling) ha lo scopo di formare specialisti preparati a svolgere interventi di valutazione psicologica, di consulenza e psicoterapia nelle istituzioni sanitarie, lavorative e militari, con competenze proprie della professionalità psicovalutativa e di counselling, nei suoi aspetti preventivi diagnostici, terapeutici, formativi e riabilitativi. Tali interventi sono “empiricamente supportati”, ovvero basati su rigorosi metodi di assessment, sia quantitativi che qualitativi, per la verifica della loro efficacia ed efficienza. Inoltre, la scuola provvede alla formazione specialistica in ambito psico-diagnostico, necessaria alla somministrazione, codifica, interpretazione, e resoconto dei profili emergenti dai principali test psicologici, di tipo cognitivo e non-cognitivo, applicati nelle aree clinica, sociale ed evolutiva della psicologia. La Scuola ha durata quadriennale, rilascia il titolo di specialista in valutazione psicologica e consulenza, e abilita all'esercizio della psicoterapia ai sensi del DM 50/2019.
La psicodiagnostica, in particolare, è un ambito di studio e di applicazione interdisciplinare che si occupa della valutazione dei processi psicologici, mediante un vasto assortimento di strumenti psicometrici e tecniche d’indagine, quali i test cognitivi, gli inventari di personalità, le liste di sintomi, le tecniche proiettive, interviste e colloqui clinici, esami neuropsicologici ed osservazione del comportamento, in contesti sperimentali ed ecologici. La tipologia e l’uso congiunto dei diversi metodi di assessment, varia in relazione al contesto applicativo (ad es., sanitario, giuridico, lavorativo), alla tipologia di utenti (ad es., pazienti o utenti di servizi; bambini, adulti o anziani), ed agli scopi prefissati da raggiungere (ad es., valutazione di processi normali o patologici).
Lo specialista in Valutazione psicologica e consulenza (Counselling) deve aver maturato conoscenze teoriche e competenze professionali che gli permettano di:
- svolgere attività di valutazione, nelle sue varie accezioni di: 1) valutazioni di screening, finalizzate ad accertare la presenza di indicatori di rischio psicopatologico; 2) valutazioni orientate o in profondità, finalizzate ad esplorare analiticamente specifiche aree di funzionamento (p.e. ai fini della presa di decisione in ambito forense come l’affidamento di un minore, l’adozione, l’orientamento, ecc) ; 3) valutazioni diagnostiche, finalizzate a fornire un quadro chiaro di sintomi, personalità, deficit e risorse prima della pianificazione dell’intervento o su invio di altre figure professionali; 4) valutazione di esito, finalizzata ad evidenziare il raggiungimento di obiettivi specifici; 5) valutazione in itinere, finalizzata ad evidenziare progressi durante l’intervento;
- progettare e realizzare azioni di counselling differenziate in funzione: 1) del contesto in cui l’azione viene richiesta (p.e. ospedali, servizi sanitari, forze armate, centri di accoglienza, servizi sociali, tribunale, organizzazioni produttive, ecc.); 2) dei tipi di clienti/utenti (con bisogni differenziati sia per richiesta che per risorse, p.e. persone che ricevono una diagnosi infausta oppure personale deputato a darla, reduci che rientrano dopo aver partecipato ad attività in paesi in guerra, vittime di violenza o di incidenti stradali, persone in cerca di prima occupazione o di nuova occupazione, ecc) ; 3) delle differenti tecniche e metodi su cui l’intervento si basa, scelti entro un repertorio di pratiche empiricamente fondate e mirate al sostegno emotivo, al remedial , allo sviluppo di risorse, all’orientamento, alla ridefinizione degli scopi di vita, ecc, progettare e realizzare interventi di psicoterapia empiricamente fondati, in grado di produrre significative riduzioni di esiti negativi; verificare l’efficacia degli interventi considerando i seguenti indicatori: (1) rilevanza del programma; (2) evidenza di effetti significativi di prevenzione o deterrenti rispetto ad altre condizioni cliniche presenti in comorbilità o potenziali; (3) replicabilità; (4) probabilità che i benefici del programma siano sostenibili nel tempo; (5) efficienza (rapporto costi-benefici del programma).
Le competenze acquisite rendono lo specialista della valutazione e del counselling in grado di operare elettivamente nell’ambito dei servizi sanitari, con particolare riferimento ai contesti ospedalieri e ai servizi territoriali nonché nelle organizzazioni e istituzioni, come la protezione civile, le forze dell’ordine, le forze armate, e in tutti i contesti ove sono richieste valutazioni e interventi brevi di valorizzazione delle risorse, di orientamento, di sostegno e di aiuto per il superamento di eventi critici di varia entità e natura.
Ciascun anno di corso prevede l’acquisizione di 60 CFU, articolati in attività di insegnamento frontale e attività professionalizzanti, a cui si aggiungono altre attività formative e tesi.
Nei quattro anni di corso le Attività formative e i relativi CFU sono per legge ripartiti in:
a) Attività formative di base a cui sono assegnati 15 CFU;
b) Attività caratterizzanti delle specializzazioni in psicologia, a cui sono assegnati 190 CFU così ripartite: Attività caratterizzanti specifiche della tipologia (Valutazione Psicologica e Consulenza (Counselling)) a cui sono assegnati almeno 160 CFU; attività caratterizzanti del Tronco comune a cui sono assegnati fino a 30 CFU;
c) Attività affini o integrative che concorrono a completare la preparazione, soprattutto con conoscenze in ambito medico, di management sanitario, di statistica, diritto e informatica e in ambito delle scienze umani e sociali cui sono assegnati 15 CFU;
d) Attività a scelta dello specializzando, coerenti con gli obiettivi formativi e le caratteristiche professionalizzanti della scuola, a cui sono assegnati 5 CFU;
e) Attività per la prova finale a cui sono assegnati 15 CFU.
Il 70% dei CFU di tutte le attività (pari ad almeno 168 CFU) sono dedicate ad Attività professionalizzanti supervisionate (che includano la supervisione di almeno 5 soggetti in psicoterapia, equivalenti ad almeno 450 ore). La frazione dell’impegno orario complessivo riservato allo studio individuale non può essere superiore al 25%.
L'attività didattico-formativa viene svolta presso Sapienza da docenti del Dipartimento di Psicologia, da altri docenti della Facoltà di Medicina e Psicologia e da personale di strutture convenzionate con la Scuola. Il tirocinio previsto dall’ordinamento didattico viene svolto in strutture convenzionate e mediante attività offerte dalla Scuola.
L’offerta formativa dettagliata è disponibile nella colonna a destra
L’elenco delle strutture convenzionate per lo svolgimento dei tirocini è disponibile nella colonna a destra.
Sono organi della Scuola il Direttore, la Giunta e il Consiglio della Scuola. La Scuola è diretta dalla prof.ssa Cristina Ottaviani. Il Consiglio della Scuola è composto da tutti i docenti della Scuola, compresi i Professori a contratto, ed in convenzione e da un rappresentante degli allievi per ogni anno di corso. Il Consiglio della Scuola conduce e coordina le attività didattiche e di programmazione.
Contatti
Direttore
Cristina Ottaviani
cristina.ottaviani@uniroma1.it