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Obiettivi complessivi di sviluppo del dipartimento

Scopo del programma è di perseguire una direzione innovativa di sviluppo scientifico sulle risposte umane ai cambiamenti rapidi, profondi e ad alta incertezza di natura sociale, ambientale, tecnologica ed economica che hanno un impatto crescente in tutte le società. La gestione di tali cambiamenti pone in primo piano il fattore umano, come ormai largamente riconosciuto. E’ quindi necessario sviluppare una Psicologia di precisione, innovativa nel quadro internazionale. Come si vedrà più in dettaglio nei paragrafi successivi la Psicologia di precisione, indagando le differenze tra individui, gruppi e ambienti, consentirà di spiegare una proporzione maggiore della variabilità del comportamento umano rispetto ai modelli teorici oggi disponibili, e permetterà il trasferimento delle conoscenze, in linea con gli obiettivi di terza e quarta missione centrali nel piano strategico dell’Ateneo.

Sono quindi obiettivi del programma di sviluppo del Dipartimento:

 

1) Caratterizzare l’attività scientifica del Dipartimento lungo le linee della Psicologia di precisione.

La necessità di risposte efficaci agli effetti dei cambiamenti è presente sia nel programma Horizon Europe (2021-2027) sia nel recente aggiornamento della roadmap verso lo spazio europeo della ricerca (ERA). La comprensione del comportamento umano è in questo centrale. Se da un lato i cambiamenti a livello individuale, sociale e ambientale hanno profondi effetti sui processi psicologici, psicofisiologici, psicobiologici, psicosociali, e organizzativi, dall’altro le risposte degli individui e dei gruppi a tali cambiamenti ne influenzano significativamente l’andamento e gli esiti. Ne deriva un sistema complesso di interazioni la cui comprensione è una sfida fondamentale della ricerca scientifica in psicologia.

Un problema importante sono limiti degli attuali modelli teorici in psicologia: 1) il loro scarso potere esplicativo che, a causa del prevalente approccio nomotetico nella ricerca in psicologia, è limitato a una proporzione relativamente bassa della variabilità dei comportamenti umani e 2) il problema della trasferibilità dei risultati ottenuti in condizioni controllate di laboratorio al “mondo reale”, con la conseguente limitata applicabilità dei risultati della ricerca ai diversi contesti. L’integrazione tra ricerca di laboratorio e ricerca sul campo nell’ottica della Psicologia di precisione consentirebbe di superare questi limiti.

L’approccio “di precisione” nasce in medicina con l’obiettivo di sviluppare interventi clinici basati sulle caratteristiche genetiche, ambientali, e di stili di vita individuali, ma non è oggi presente nella psicologia scientifica. Una Psicologia di precisione che integri livelli diversi di analisi e diverse prospettive di ricerca (di laboratorio e sul campo, di base e applicata) sarà in grado di spiegare con maggiore efficacia come e perché individui diversi o gruppi diversi di individui rispondano in modo specifico alle sollecitazioni imposte da mutamenti di larga scala. Ad esempio, la Nudge Theory (Nobel per l’economia a R.H. Thaler nel 2017) offre un modello importante, basato in gran parte su processi psicologici studiati in laboratorio. È tuttavia quasi impossibile prevedere se un nudge sarà colto dagli individui, se lo sarà in tutti i contesti, e per quanto tempo. La Psicologia di precisione permetterebbe di includere nel modello teorico le condizioni specifiche (es., caratteristiche personologiche, rappresentazione mentale del compito, resilienza allo stress, articolazione delle funzioni esecutive, contesto ambientale, ecc.) che determinano l’efficacia del nudge, rendendo la teoria maggiormente capace di spiegare le risposte individuali.

Un tale approccio innovativo consentirà un progresso importante sia delle conoscenze scientifiche in psicologia a livello internazionale, sia del loro contributo all’efficacia degli interventi individuali e sociali, delineando buone pratiche per l’elaborazione di soluzioni ai problemi posti dai cambiamenti che le società affrontano. I pilastri scientifici e i Servizi al territorio che caratterizzano il Dipartimento consentono di perseguire in modo molto efficace questo obiettivo. Inoltre, dal punto di vista socio-economico, le esternalità positive incidono su una migliore qualità della vita con un impatto finale sulla filiera della salute all’interno dell’economia nazionale.

 

2) Realizzare una infrastruttura specifica per la ricerca sul campo (FieldNet) integrata con l’infrastruttura laboratoriale già realizzata dal Dipartimento (LabNet). Ulteriore sviluppo dell’infrastruttura di ricerca laboratoriale (LabNet).

Un approccio di precisione in psicologia richiede, oltre all’integrazione verticale tra livelli diversi di analisi, l’integrazione (orizzontale) tra ricerca di laboratorio e ricerca sul campo, e quindi l’estensione dell’attività di ricerca di base e applicata agli ambienti reali (territorio, contesto sociale e ambientale, realtà produttive) e digitali (es. realtà virtuali, social network). Il precedente finanziamento ai Dipartimenti di Eccellenza ha permesso di realizzare una infrastruttura di ricerca composta da laboratori scientifici comuni a tutto il Dipartimento (LabNet e Hub) che facilita l’integrazione (verticale) di livelli diversi di analisi del comportamento (psicobiologico, neuroscientifico e neuropsicologico, comportamentale, psicosociale, organizzativo) nella ricerca di laboratorio. Questa infrastruttura di ricerca sarà integrata orizzontalmente da una infrastruttura (FieldNet) dedicata alle ricerche sul campo e dotata degli strumenti che permetteranno di adottare lo stesso approccio integrato. Il FieldNet consentirà di 1) integrare i dati sperimentali di laboratorio con quelli complessi, ecologicamente validi e ad alto valore informativo provenienti dai contesti oggetto di studio; 2) validare il potere esplicativo dei modelli teorici sviluppati; 3) potenziare la capacità di identificare problemi e domande di ricerca e intervento rilevanti per le finalità del progetto.

Inoltre, il LabNet sarà ulteriormente sviluppato attraverso l’acquisizione di strumenti e servizi nell’ottica dell’aumento della precisione. Un miglioramento rilevante si otterrà tra l’altro dal potenziamento dell’accesso a una piattaforma per studi di neuroimmagine, già esistente nella convenzione quadro dell’Ateneo con la Fondazione Santa Lucia di Roma che vede nel Dipartimento il principale attore. Ciò darà ulteriore impulso a studi volti a indagare come fattori quali i comportamenti, le esperienze e i contesti modulino l’attività di specifiche aree cerebrali e la loro connessione in compiti naturalistici o sperimentali. Tale sviluppo del LabNet permetterebbe, inoltre, un ulteriore sviluppo all’Accordo fra Sapienza e IRCCS Santa Lucia attraverso un Centro di Neuroimmagini dalle notevoli potenzialità.

 

3) Riprogettare la formazione di secondo e di terzo livello

L’obiettivo è quello di riprogettare la formazione di secondo e di terzo livello in conformità alle nuove indicazioni normative nella direzione della flessibilità, dell’interdisciplinarietà e della professionalizzazione. La natura innovativa della prospettiva scientifica delineata sopra, oltre che la disponibilità di infrastrutture di ricerca all’avanguardia e di servizi al territorio, permetterà l’ulteriore miglioramento della qualità della formazione di secondo e terzo livello. Il progetto consentirà agli studenti delle lauree magistrali (ora Lauree Abilitanti con necessità di impegnare gli studenti in tirocini professionalizzanti), dei dottorandi e degli specializzandi l’accesso alle strutture di ricerca, sia di laboratorio che sul campo, e ai Servizi al territorio, e la possibilità di affrontare problemi teorici e applicativi di grande rilevanza nella psicologia, con una ottica scientifica innovativa. Ciò permetterà loro di acquisire competenze multidisciplinari elevando la loro competitività sul mercato del lavoro, anche attraverso la costruzione di network di scambio con Enti Pubblici e Privati (ad es., nell’ambito clinico, delle organizzazioni giuridico/forense).

 

4) Terza e quarta missione: il Dipartimento come sistema di trasferimento delle conoscenze

Grazie al precedente Progetto d’eccellenza, il Dipartimento ha attivato un processo di organizzazione e riqualificazione della didattica, dei servizi e della ricerca attorno al modello dimensionale RDoC (NIMH) che favorisce la traslazione dei risultati scientifici ai contesti tipici dell’intervento psicologico. In questa prospettiva il Dipartimento propone, con un ruolo di rilievo internazionale, lo sviluppo e la implementazione di una ‘Psicologia di precisione’. L’approccio sviluppato dal Dipartimento permetterà di integrare i dati ottenuti in laboratorio con quelli ottenuti attraverso studi ecologici (fattori ambientali), e dalle analisi longitudinali (fattori esperienziali). La capacità del Dipartimento di sviluppare questo approccio nelle 4 missioni nelle quali si articola l’impegno accademico favorirà la traslazione di conoscenze di alto valore scientifico ai vari livelli d’intervento (individuale, sociale, istituzionale).

In particolare, sul piano delle Terza e Quarta Missione la possibilità di una ricerca che integri i metodi ecologici con quelli da laboratorio favorirebbe lo sviluppo di interventi in contesti diversi: clinico, della salute, del lavoro e delle organizzazioni, giuridico/forensi. Sarà possibile anche un miglioramento della qualità dei Servizi del Dipartimento che veda un importante afflusso da parte del territorio. Si prevede, infine, di potenziare la rete di Servizi, e attivarne di nuovi legati alla prospettiva della Psicologia della precisione.

Il valore euristico insito in questo approccio innovativo consentirà al Dipartimento, al termine dell’arco temporale del finanziamento, di essere un riferimento, a livello internazionale, della ricerca di frontiera in psicologia e in neuroscienze cognitive, affettive e sociali nonché nelle discipline di carattere applicativo che lo caratterizzano. Ciò attraverso l’ulteriore miglioramento della qualità e dell’impatto delle pubblicazioni scientifiche, la creazione di network scientifici internazionali, la progettazione e realizzazione di strategie di intervento e formazione efficaci, e l’attrazione di giovani ricercatori con un respiro internazionale.